The last refuge

We live in a very strange world. In summer we pretend to have 18 degrees in the houses and we rather like to go skiing in Dubai, and in winter we love to spend our holidays in Maldives or Zanzibar, and when we are at home we like to have 25 degrees, watching the snow falling out there.

Don’t you think this is completely insane?

In the past the man was used to follow the nature and the season. Summer was made to grow up vegetables, cutting the grass to feed the animals in winter, preparing the wood to warm up the house during the cold months, and so on. Of course the community now has changed a lot , and is impossible to even think to go back to that farming time…but it would be nice that the people still have the feeling and the appreciation of the flowing of the seasons.

If we don’t stop  this, where we gonna go?  Maybe in a future, we will be even able to build an igloo that will never melt down.

 

 

 

Viviamo in un mondo molto strano. In estate vogliamo avere 18 gradi nelle case e magari voliamo per sciare a Dubai, ed in inverno amiamo trascorrere le nostre vacanze alle Maldive o Zanzibar e quando siamo a casa vogliamo avere 25 gradi, guardando la neve che cade là fuori.

Non pensate che questo sia completamente folle?

In passato l’uomo era abituato a seguire la natura e soprattutto le stagioni. L’estate è stata fatta coltivare  i campi, tagliare l’erba per nutrire gli animali in inverno, preparare il legno per riscaldare la casa durante i mesi freddi e così via. Naturalmente la comunità ora è cambiata molto, ed è impossibile anche solo pensare  di tornare a quel tempo rurale … ma sarebbe bello che la gente avesse ancora la sensazione e l’apprezzamento del normale scorrere delle stagioni.

Se non ci fermiamo, dove andremo? Forse in un futuro saremo capaci di costruire un igloo che non si scioglierà mai.